Ortodonzia e Gnatologia

ORTODONZIA E ORTOPEDIA MAXILLO-FACCIALE

Denti dritti ed un sorriso accattivante sono oggi il miglior biglietto da visita nelle relazioni sociali. Un bel sorriso è simbolo di giovinezza, successo, dinamismo e rinforza l’autostima.

  • L’ortodonzia è la specialità medica che si dedica allo studio e alla terapia delle anomalie di sviluppo e di posizionamento della dentatura, delle ossa della faccia e della muscolatura annessa;
  • l’ortopedia maxillo-facciale è la branca dell’ortodonzia che si occupa della diagnosi e della terapia delle malocclusioni di tipo scheletrico.

L’ortodonzia ha l’obiettivo di ottenere un’OCCLUSIONE IDEALE in un viso armonico, correggendo l’allineamento dei denti in base all’estetica, alla funzione masticatoria e a quella fonetica.

Per occlusione ideale si intende la migliore intercuspidazione (relazione)possibile tra i denti dell’arcata inferiore alloggiati nella mandibola e quelli dell’arcata superiore che si trovano nell’osso mascellare,in modo da consentire una corretta funzione masticatoria,fonatoria ed estetica. Il contatto tra i denti è molto importante anche come fattore equilibrante di tutto il corpo perché, insieme al contatto plantare è un elemento fondamentale di una buona postura scheletrica e neuro-muscolare.

Definiamo invece come MALOCCLUSIONE il complesso delle alterazioni scheletriche,muscolari e dentarie che non garantiscono il buon funzionamento dell’apparato stomatognatico.

Possiamo definire tre classi di crescita delle ossa del volto: la I classe, la II classe e la III classe.

  • I CLASSE : siamo in presenza di armonia di sviluppo, il primo molare inferiore è posizionato mesialmente al primo molare superiore e il profilo è regolare e rettilineo. Tuttavia possono esistere posizioni dentarie non corrette dovute spesso a mancanza di spazio per l’allineamento di tutti i denti,causando affollamento e producendo un’occlusione irregolare.
  • II CLASSE : il mascellare cresce più velocemente della mandibola che spesso rimane indietro, più corta e ruotata posteriormente, il primo molare inferiore è posizionato distalmente al primo molare superiore e il profilo facciale è tendenzialmente convesso: i denti dell’arcata superiore sono posizionati più in avanti e gli incisivi superiori non contattano gli antagonisti inferiori, conferendo il tipico aspetto da “coniglietto” che richiama l’attenzione dei genitori.
  • III CLASSE : il mascellare superiore non si sviluppa verso l’avanti in maniera proporzionale allo sviluppo della mandibola che risulta più lunga con il mento sporgente, il primo molare inferiore è posizionato troppo mesialmente rispetto al primo molare superiore e il profilo facciale è generalmente concavo: l’arcata dentaria superiore risulta più arretrata rispetto all’arcata antagonista e il labbro superiore appare più assottigliato e arretrato

Ogni età può essere quella giusta per risolvere un problema ortodontico, ma la prima visita specialistica è consigliabile tra i 4 e i 6 anni di età, perché possono essere presenti, o comunque prevedibili ed intercettabili, eventuali malocclusioni dentali. Una crescita irregolare o lenta delle basi ossee può essere modulata se” intercettata” precocemente e trattata più efficacemente in età compresa fra i 5 e gli 8 anni,momento in cui l’organismo vive il picco della crescita.

 Ogni piano di cura ortodontica deve essere personalizzato, considerando una moltitudine di fattori che guideranno lo specialista nella scelta della terapia più adatta al caso in oggetto. Per tale motivo risulta essenziale seguire un iter diagnostico preliminare che prevede l’esecuzione di alcune indagini, necessarie spesso anche nei casi apparentemente più semplici:

  • Prima visita dettagliata
  • Impronte per modelli di studio (copia in gesso delle arcate dentarie)
  • Esami radiografici (per valutare i rapporti delle ossa mascellari con analisi cefalometrica, previsione di crescita e visualizzazione degli obiettivi di trattamento VTO)
  • Fotografie (per approfondire le implicazioni estetiche del trattamento)

Tipi di trattamento in Ortodonzia

  • Ortopedia dei mascellari

 Prevede l’utilizzo di apparecchi che intervengono sulla crescita ossea dei mascellari applicando delle forze ortopediche:

  • il Quadhelix, un apparecchio fisso intraorale che consente di espandere il palato
  • la Trazione extraorale ( detta anche TEO) è composta da due parti: una di metallo a forma ferro di cavallo che entra nella bocca ed una esterna che circonda la nuca con una cinghia. 
  • la Maschera di Delaire con appoggio al mento ed alla fronte e degli elastci che si inseriscono in bocca.
  • Ortodonzia

Mira alla correzione della posizione dei denti con diverse tecniche:

  • Ortodonzia fissa vestibolare con brackets metallici: si utilizzano dei gancetti (“stelline”) incollati sui denti dal lato esterno.
  • Ortodonzia fissa vestibolare con brackets estetici: i gancetti incollati sempre dal lato esterno sono di colore bianco, molto simile a quello dei denti.
  • Ortodonzia fissa linguale: i gancetti sono incollati dal lato interno dei denti (dal lato del palato e della lingua) in modo da non essere visibili quando si parla, o si sorride.
  • Ortodonzia estetica rimovibile con mascherine trasparenti: per il trattamento di ben selezionate tipologie di disallineamento dentale, si possono utilizzare delle mascherine in plastica trasparente che seguono l’anatomia dentale e si incastrano rivestendo le arcate dentarie. Man mano si provvede a sostituire la mascherina utilizzata con una nuova ottenendo in maniera progressiva il movimento desiderato.
  • Ortodonzia preprotesica: previa attenta programmazione del lavoro protesico di inserimento, sostituzione, rinforzo di uno o più elementi dentali, si realizzano spostamenti dentali che sono funzionali all’ottenimento di una maggiore armonia di posizione dei denti protesici.
  • Ortodonzia prechirurgica: allineamento dentale che precede l’intervento chirurgico maxillofacciale di ripristino di un corretto rapporto delle ossa mascellari nei pazienti adulti e successiva rifinitura che segue l’intervento chirurgico per garantire un’adeguata coincidenza dentale.

GNATOLOGIA

La gnatologia è quella parte della Odontoiatria che studia i rapporti e le funzioni tra mascellari, denti, articolazione temporo-mandibolare (ATM), muscoli e il sistema nervoso. L’ATM  articola l’osso mandibolare con l’osso temporale e in particolare connette il condilo mandibolare con la fossa glenoidea del temporale interponendo fra loro un menisco.

Disfunzioni Temporo-Mandibolari (DTM)

Il termine disfunzioni temporo-mandibolari (DTM) racchiude una varietà di situazioni che coinvolgono i muscoli della masticazione e l’articolazione temporomandibolare (ATM), nonché le strutture associate

Fattori causali

Microtraumi prolungati (precontatti dentari), malocclusioni, traumi, “colpo di frusta”, alterazioni della postura, abitudini viziate, sono fra le cause più frequenti delle disfunzioni dell’ATM; tali fattori causali possono portare ad un incoordinamento condilo-meniscale, originando sintomatologie dolorose con o senza “CLICK” ( Rumori durante il movimento di apertura e/o chiusura della bocca) articolari, sino anche ad episodi di blocco, il cosiddetto “LOCK” (blocco dell’articolazione che impedisce una normale funzione dell’organo della mandibola). Altre cause di disfunzione dell’ATM sono, lo stress, sia fisico che psichico, serramento o digrignano dei denti durante la notte; ciò può portare all’affaticamento dei muscoli mandibolari e indurre dolore non sempre necessariamente localizzato in modo preciso nell’articolazione.

Sintomi

Una varietà di sintomi può essere legata ai disordini dell’ATM. Il dolore, in particolare ai muscoli masticatori, e/o all’articolazione stessa, è il sintomo più comune. Altri possibili sintomi sono:

  • Limitazioni dei movimenti o “lock” della mandibola
  • Dolore irradiato alla faccia, collo o spalle
  • Click dolorosi, rumori articolari di scroscio aprendo e chiudendo la bocca
  • Improvviso cambiamento dell’occlusione dentaria
  • Acufeni
  • Vertigini;
  • Cefalea e mal di testa;
  • Dolore diffuso ai muscoli facciali;
  • Difficoltà nella deglutizione;
  • Difficoltà nella masticazione;
  • Difficoltà nella fonazione;
  • Problemi digestivi dovuti ai cibi ingeriti non correttamente masticati;
  • Dolore alle orecchie e avvertimento di suoni inesistenti;
  • Problemi posturali;
  • Aumento dello stress e del nervosismo dovuto ai dolori continui.

Terapia

Il trattamento dei disordini dell’ATM prevede l’applicazione di un dispositivo orale ,il BIOTEMPLATE, un apparecchio ortopedico in resina posizionato sull’arcata inferiore che ha la funzione di modificare il combaciamento delle due arcate senza modificare i denti e la loro disposizione. Lo scopo del Biotemplate è quello di agire sulla funzione neuro-muscolare al fine di trovare una corretta posizione mandibolare ed eliminare così il dolore, per cui va tenuto in bocca sempre, anche durante la masticazione, e rimosso solo per effettuare le manovre di igiene e sempre avendo cura di non chiudere la bocca completamente.

Bruxismo

Sempre più spesso si sente parlare di persone affette da bruxismo, ovvero il digrignamento involontario dei denti che si presenta nella maggior parte dei casi la notte durante le prime fasi del sonno ma che, soprattutto in condizioni di stress psico-fisico, può presentarsi anche durante la giornata. Il digrignamento dei denti può essere di diversa durata ed intensità. In gnatologia clinica il bruxismo è definito una parafunzione, ovvero un movimento che non è finalizzato a nessuno scopo. Sono in corso numerosi studi per identificare una causa certa del bruxismo, da una parte vi è molto probabilmente un fattore psicologico, dall’altro la causa principale sembra essere sicuramente un non corretto allineamento delle arcate dentarie. Normalmente, in condizioni di riposo, le due arcate dentali non vengono in contatto tra loro, vi è un piccolo spazio di qualche millimetro che le divide, nei casi di malocclusioni, invece, questo spazio viene a mancare e durante il sonno le arcate dentali sono sempre a contatto tra di loro scatenando il digrignamento dei denti. Il paziente bruxista riferirà, quindi, di un affaticamento alla mandibola specialmente al risveglio, insieme ad altri sintomi tipici dei problemi gnatologici (mal di testa, dolori alle orecchie, click della mandibola). 

 

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